Voglia di Italia? Fatti uno spritz!
Re dell’aperitivo, con il suo caratteristico colore rosso/arancio, lo spritz è probabilmente il cocktail italiano più conosciuto e più ordinato nel Bel Paese ma anche all’estero.
Le sue origini sono incerte ma sembrano risalire alla metà dell’800, quando nei territori veneti sotto il dominio del regno austroungarico, i soldati austriaci erano soliti allungare il vino con l’acqua di seltz (un’acqua particolarmente gassata) per stemperare l’elevata gradazione alcolica dei vini delle regioni Veneto e Friuli-Venezia-Giulia.
Abituati infatti alla birra, che ha un grado alcolico minore, gli austriaci preferivano consumare gli intensi vini veneti con una spruzzatina d’acqua; e così nacque lo Spritz, dal tedesco spritzen (spruzzare).
Con il passare del tempo, la ricetta ha subito varie influenze e oggi, generalizzando, possiamo dire che è un cocktail a base di vino bianco, bitter e acqua frizzante.
Dal 2011, lo Spritz è stato ufficializzato dall’IBA (International Bar Association) e la sua ricetta prevede:
Il tutto servito con ghiaccio e con la guarnizione di una fettina d’arancia, in un bicchiere old-fashioned o - per una presentazione con più stile - in un calice.
Tuttavia, questa, nota come Spritz veneziano, è solo una delle varianti esistenti. Per esempio, l’Aperol può essere sostituito da un altro bitter: ordinando questo long-drink in Italia, la domanda che vi sentirete sempre rivolgere sarà “Aperol o Campari?”.
Dipendendo dalla regione, inoltre, l’arancia potrà essere sostituita da una fetta di limone o da un’oliva, e il prosecco da un vino bianco fermo.
Cin cin!
Rachele Fioritti
¿Ganas de Italia? Date un Spritz!
El Spritz, rey del aperitivo, con su característico color rojo/naranja, es probablemente el más conocido y el más ordenado de los cócteles italianos en el país y en el extranjero.
Sus orígenes son inciertos, pero parecen remontarse a mediados del siglo 19, cuando en los territorios vénetos bajo el gobierno de Austria-Hungría, los soldados austríacos solían rebajar el vino con agua de seltz (un agua gasificada) para diluir el alto contenido de alcohol de los vinos del Véneto y Friuli-Venezia-Giulia.
De hecho, acostumbrados a la cerveza, que tiene un menor contenido de alcohol, los austriacos preferían consumir los intensos vinos vénetos con un rociado de agua; y así nació el Spritz, del alemán spritzen (rociar).
Con el paso del tiempo, la receta ha sido objeto de diversas influencias y hoy, generalizando, podemos decir que es un cóctel hecho con vino blanco, bíter y agua con gas.
Desde 2011, la IBA (International Bar Association) reconoció oficialmente el Spritz con la siguiente receta:
Todo servido con hielo y decorado con una rodaja de naranja, en un vaso old-fashioned o - para una presentación con más estilo - en una copa.
Sin embargo, ésta, conocida como Spritz veneciano, es sólo una de las variantes existentes. Por ejemplo, el Aperol puede ser sustituido por otro bíter: al ordenar este trago en Italia, siempre les preguntarán "¿Aperol o Campari?".
Dependiendo de la región, además, la naranja puede ser sustituida por una rodaja de limón o una aceituna, y el prosecco por un vino blanco.
¡Salud!
Rachele Fioritti